Pensavo che nel mio salone come i non potesse succedere quello che è successo.
Mi dicevo:
“abbiamo sempre fatto cosi’ e cosi’ continueremo, noi non abbiamo bisogno di strategie di marketing. Noi siamo conosciuti e quando ripartiremo non avreo nessun problema!! “. Invece…
Buongiorno.
Mi chiamo Marta e mi sto facendo coraggio a scrivervi questa mail
Ho seguito alcune delle dirette di Francesco, Floriano e Claudio e ho trovato molte cose interessanti, ma altre cose non le ho volute prendere in considerazione perché secondo me erano pessimistiche.
Mi sembrava impossibile che le clienti affezionate cambiassero abitudini solo dopo 2 mesi di chiusura.
Io sono figlia e nipote di parrucchiere. Mia nonna Emma ha aperto il salone nel 1954. E’ stata la prima nel mio paese e per molti anni l’unica. Poi è arrivata mia mamma Vittoria che l’ha affiancata imparando tutto da lei e poi sono arrivata io.
Praticamente sono nata e cresciuta nel negozio di mia mamma e di mia nonna. Ho respirato vapori di ammoniaca e lacca già dopo 10 giorni dalla mia nascita.
Io, in effetti sono arrivata in ritardo in questo lavoro, perché all’inizio non volevo seguire la loro strada, anzi avendo trascorso tutta la mia vita in negozio o nel retro lo odiavo proprio.
Cosi’ mi sono laureata in Scienza della Formazione. Ho studiato tanto, ho preso la mia bella laurea, ma ho capito che non avrei trovato un lavoro in ruolo tanto in fretta.
Nonna è andata in pensione cedendo l’attività a mamma e mentre aspettavo di essere chiamata per qualche supplenza ho iniziato ad aiutare in salone il venerdi’ ed il sabato.
Le supplenze sono arrivate: 15 giorni qui, 15 li’ qualche mese, a volte vicino , a volte molto lontano. Un magro stipendio per un lavoro che non mi entusiasmava. I ragazzi che non studiavano, che non capivano, i genitori che protestavano per i voti, le riunioni infinite con i colleghi . E a dire tutta la verità, seduta in cattedra proprio non mi ci vedevo. Non mi sentivo portata per l’insegnamento.
La realtà delle cose non era come me l’ero immaginata da ragazzina.
Andando in negozio invece mi divertivo.
Mamma mi ha trascinata a qualche corso con lei e mi è piaciuto imparare e poi mettere in pratica, quindi dopo un paio di anni in cui sono stata con un piede nell’insegnamento e l’altro in salone, ho deciso di diventare Parrucchiera.
Sono tornata a scuola, ho acquisito la qualifica e ho iniziato a lavorare a tempo pieno nel negozio di famiglia.
Le clienti di mia mamma mi hanno chiamata la Parrucchiera “Maestra”, la Dottoressa, la Prof, mi hanno chiamata in tutti i modi ed io sono stata al gioco. Da quando faccio questo lavoro mi diverto tanto nonostante le lunghe ore di lavoro.
Mi sono divertita tanto fino al 12 marzo, poi ho iniziato come molti colleghi a preoccuparmi.
Vi ho conosciuto per caso. Francesca, una mia amica e collega che è anche cliente della vostra società mi ha invitata a seguire le dirette e come vi ho detto all’inizio, ho trovato informazioni molto interessanti ed utili.
E devo anche dire che siete stati gli unici che hanno proposto qualcosa che andava oltre il solo ambito stilistico e tecnico. Anche se ne capisco davvero l’importanza solo ora.
Sinceramente molte volte ho seguito le aziende che proponevano nuove tecniche di taglio e colorazione perché trovavo quegli appuntamenti divertenti e stimolanti , mentre la formazione marketing che voi avete fatto a volte era difficile da capire e da mettere in pratica o quantomeno non seguendovi non capivo come funzionasse.
E poi, pensavo che per un salone come il mio con 66 anni di attività, che è sempre cresciuto tanto da avere al suo interno 12 addetti operativi ed una receptionist non potesse subire nessuna variazione. Mi dicevo: . abbiamo sempre fatto cosi’ e cosi’ continueremo, noi non abbiamo bisogno di strategie di marketing. Noi siamo conosciuti!!-
E non credevo che alla riapertura le cose sarebbero andate come dicevate voi.
Ed invece sta andando proprio cosi’: 3 settimane di furore ed ora l’agenda si sta piano piano svuotando.
Molte clienti hanno acquistato shampoo, maschera e finish per farsi da sole la piega a casa.
Tante clienti settimanali hanno voluto un taglio pratico da gestire da sole, altre hanno voluto iniziare a tenere i capelli bianchi per non avere piu’ il problema del colore e quindi ho dovuto rendermi conto che avevate ragione.
Le ore di formazione stilistica e tecnica fatte on line durante la chiusura non mi sono servite a molto.
Mi sono invece ritrovata ad andare a ricercare informazioni che voi avevate fornito durante le vostre dirette, informazioni che li per li non credevo importanti e che ora rimpiango di non aver messo in pratica ancora con il negozio chiuso, giocando d’anticipo .
Persino mia nonna che ormai non lavora piu’ con noi da tanti anni e che ha seguito qualche vostra diretta, perché è da sempre una donna curiosa e determinata mi ha detto: – questi qua sono bravi, si vede che vengono dal mestiere.
Poi, ieri sentendomi parlare con mia mamma della situazione preoccupante ha quasi urlato :
– cosa aspetti a chiamare quei signori che parlano dal computer? non vorrai mica chiudere il negozio?-
Penso che se l’attività dovesse chiudere mia nonna ne morirebbe.
Ha sempre amato questo lavoro . E’ stato tutta la sua vita e quella di mia mamma. Nonna è sempre stata un “generale” e mamma è cresciuta professionalmente nella sua ombra.
Io ho preso il carattere da lei e quindi ora che nonna ha lasciato sono io che guido mamma, ma a ben vedere “il direttore dei lavori” è sempre ancora nonna, nonostante i suoi 90 anni .
E se nonna dice che voi la sapete piu’ lunga devo crederle !
Ma le credo soprattutto di fronte ai fatti che voi avevate profeticamente predetto.
Quei fatti che ora, a distanza di due mesi sono la realtà.
Ho bisogno del vostro aiuto.
Marta.
Ti trovi nella stessa situazione di Marta ?
Non ti preoccupare, al katana webinar del 10 giugno alle ore 21,00 ti forniremo le informazioni che ti rimetteranno nella giusta direzione.